NEUROPSICOMOTRICITA'

Il Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) è l’operatore sanitario che, in possesso del titolo abilitante, svolge, in collaborazione con l’équipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuropsicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.

Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, in riferimento alle diagnosi e alle prescrizioni mediche, nell’ambito delle specifiche competenze:

  1. adatta gli interventi terapeutici alle peculiari caratteristiche dei pazienti in età evolutiva con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle funzioni emergenti;
  2. individua ed elabora, nell’équipe multi-professionale, il programma di prevenzione, di terapia e riabilitazione volto al superamento del bisogno di salute del bambino con disabilità dello sviluppo;
  3. attua interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori, neuro cognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del bambino fin dalla nascita;
  4. attua procedure rivolte all’inserimento dei soggetti portatori di disabilità e di handicap neuropsicomotorio e cognitivo; collabora all’interno dell’équipe multiprofessionale con gli operatori scolastici per l’attuazione della prevenzione, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico-funzionale del piano educativo individualizzato;
  5. svolge attività terapeutica per le disabilità neuro-psicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva utilizzando tecniche specifiche per fascia d’età e per singoli stadi di sviluppo;
  6. attua procedure di valutazione dell’interrelazione tra funzioni affettive, funzioni cognitive e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico, neuropsicologico e psicopatologico dell’età evolutiva;
  7. identifica il bisogno e realizza il bilancio diagnostico e terapeutico tra rappresentazione somatica e vissuto corporeo e tra potenzialità funzionali generali e relazione oggettuale;
  8. elabora e realizza il programma terapeutico che utilizza schemi e progetti neuromotori come atti mentali e come strumenti cognitivi e meta-cognitivi; utilizza altresì la dinamica corporea come integrazione delle funzioni mentali e delle relazioni interpersonali;
  9. verifica l’adozione di protesi e di ausili rispetto ai compensi neuropsicologici e al rischio psicopatologico;
  10. partecipa alla riabilitazione funzionale in tutte le patologie acute e croniche dell’infanzia;
  11. documenta le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata secondo gli obiettivi di recupero funzionale e le caratteristiche proprie delle patologie che si modificano in rapporto allo sviluppo.

Il terapista della neuro e psicomotricità, conosciuto anche come neuropsicomotricista si occupa della terapia e riabilitazione dei disturbi del neurosviluppo:

  • disturbi neurologici
  • disturbi sensoriali
  • disturbi neuromotori (paralisi cerebrali infantili; distrofie; paralisi ostetriche etc.)
  • disturbi della coordinazione motoria (disprassia evolutiva)
  • disturbi dello spettro autistico
  • ritardi psicomotori e cognitivi
  • disturbi dell’attenzione (ADHD)
  • disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia)
  • sindromi genetiche.

A cosa serve la neuropsicomotricità ?

Il Neuropsicomotricista è un professionista sanitario rivolto in modo esclusivo all’età evolutiva, nella fascia 0-18 anni. Svolge interventi:
⦁ riabilitativi, rivolto non tanto ai deficit, ma all’integrazione delle competenze emergenti, incluse quelle atipiche, al potenziamento delle capacità e alla valorizzazione delle potenzialità del singolo bambino.

⦁ preventivi, rivolto a qualsiasi bambino, a prescindere dalla presenza di difficoltà o disabilità, poiché è attraverso il movimento ed il proprio corpo che il bambino può conoscersi e crescere nella sua globalità, integrando affetti, relazioni, comportamenti e capacità cognitive.

Il Neuropsicomotricista è quel professionista che valuta il livello di sviluppo del bambino, osservando attentamente tutte quelle aree che descrivono il suo funzionamento: come esplora e interagisce con l’ambiente, in che modo si rapporta e comunica con gli altri, quali giochi predilige e quali sono le sue modalità di gioco, quali competenze ha acquisito e in che modo vengono utilizzate.

Queste e molte altre aree di osservazione vengono valutate all’interno di quelle che sono conosciute come le aree di sviluppo: motricità globale e fine, affettivo-relazionale, ludica, comunicativo-linguistica, cognitiva, comportamentale.

Quella del Neuropsicomotricista è una figura molto particolare perché ha una visione totalmente unica del bambino che viene considerato non in modo settoriale, ma nel suo insieme.
Tutte le aree sopracitate infatti sono interconnesse e interdipendenti tra di loro, ogni area è influenzata ed influenza tutte le altre lungo tutto il corso dello sviluppo.

La formazione del neuropsicomotricista

Il neuropsicomotricista anzitutto segue un percorso di laurea triennale

  • studia, esegue esami universitari e conclude il suo percorso di studi con un esame abilitante in questa professione;
  • Segue obbligatoriamente corsi di aggiornamento e qualificazione nell’ambito del programma nazionale per la formazione degli operatori della sanità ECM (Educazione Continua in Medicina);

 

  • nella sua pratica clinica si avvale dei principi della neuropsicomotricità, considerando la persona in modo globale, dove consapevolezza corporea, area affettiva, emotiva e cognitiva sono fortemente intrecciate e favorisce un approccio integrato e individualizzato con le caratteristiche cliniche del soggetto;

 

  • integra, inoltre, le relative conoscenze riguardo le aree della neurologia, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.

Differenza tra psicomotricista e neuropsicomotricista

Ancora oggi c’è confusione tra psicomotricista e neuropsicomotricista; seppur potrebbe sembrare banale però i due termini non sono interscambiabili. Fino a circa 20 anni fa non c’era alcuna differenza, dal 1997 è stato sancito da un Decreto ministeriale che ad occuparsi di presa in carico-individuale, riabilitazione e terapia nell’ambito clinico-sanitario è il neuropsicomotricista.

Neuropsicomotricità e intervento globale

La professione del terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, si rivolge ai bambini dalla nascita fino ai 18 anni di età per un intervento di tipo globale, concentrato a considerare le fasce di sviluppo e promuovere un equilibrio con le competenze fino a quel momento acquisite.

In particolare il terapista della neuro e psicomotricità:

  • identifica, attraverso l’utilizzo di test standardizzati, le competenze del bambino
  • crea programmi di intervento individualizzati, spesso suddivisi in fasce temporali per poter favorire i prerequisiti dell’abilità da potenziare
  • sostiene un lavoro di “rete”, scuola-famiglia-altre figure professionali responsabili del bambino
  • verifica l’adozione di protesi e di ausili rispetto ai compensi neuropsicologici e al rischio psicopatologico.